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Sogni realizzati

ULTIMO PROGETTO CONCLUSO (GENNAIO-APRILE 2020):

Ricostruzione della chiesa St. Cecilia Makuluni Church, distrutta dalle pesanti piogge che hanno colpito la zona nel 2016.

Ecco cosa ci avevano scritto gli amici del Malawi: “Le persone sono costrette a riunirsi a pregare fuori dalla chiesa perché essa è stata completamente distrutta dalle pesanti piogge che si sono abbattute nel 2016. A causa della situazione di estrema povertà la gente del luogo non è in grado di raccogliere i fondi sufficienti per ricostruirla, per questo chiediamo il supporto dell’Associazione.  La chiesa era stata costruita nel 1955 dai Missionari Monfortani olandesi, con una capacità di 450 posti a sedere. Con il passare degli anni la popolazione dell’area è aumentata così tanto da arrivare ai giorni d’oggi ad ospitare 4500 cattolici! Ecco perché è così importante potere ricostruire questo luogo, dove tutte queste persone possono riunirsi a pregare senza temere la pioggia o il sole tropicale. Abbiamo calcolato che serviranno all’incirca €7000  per ricostruire la struttura; alcuni dei materiali saranno messi a disposizione dalle persone del luogo”.

Grazie al supporto di tutti voi amici, e dei gruppi missionari di Ardesio e Fino del Monte (BG) è stato possibile arrivare a raccogliere la cifra necessaria per avviare la ricostruzione.

Ad Aprile 2020 il lavoro è stato terminato: altro sogno realizzato!

Come sempre, GRAZIE A TUTTI!

A seguire il video della chiesa terminata e le immagini di come era prima della ricostruzione

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PROGETTI REALIZZATI ANNI 2018 -2019

progetti2018

 

GENNAIO 2018:

Rifacimento del tetto di una scuola materna nei pressi di Mangochi

& AGOSTO 2018 :

Completamento Ostello di Blantyre

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15/03/2018: IL CONTAINER E’ PARTITO!

Gli sforzi fatti sono andati a buon fine: il container è stato riempito di tutto il necessario per l’ostello da costruire e per i nostri volontari che a fine luglio si recheranno a Blantyre per realizzarlo. Da Clusone arriverà a Genova dove verrà caricato su una nave e, dopo alcuni mesi di viaggio, giungerà finalmente a destinazione. Vi terremo aggiornati!

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CI HANNO SOSTENUTO, CHE CI HANNO OFFERTO GRAN PARTE DEL MATERIALE O CHE SEMPLICEMENTE SI SONO INTERESSATI AL NOSTRO PROGETTO. E SOPRATTUTTO UN GRAZIE IMMENSO AI VOLONTARI CHE SI METTERANNO AL LAVORO

QUEST’ESTATE PER REALIZZARE L’ENNESIMO SOGNO 🙂

GENNAIO 2018 – PROGETTO OSTELLO BLANTYRE

Al via i lavori di preparazione del materiale per la costruzione dell’ostello per studenti alla periferia della città di Blantyre, previsto per agosto 2018.

Agli osservatori più attenti non sarà sfuggita la comparsa di un container arancio nel viale Vittorio Emanuele a Clusone (BG)…si tratta proprio del nostro! Lo stiamo riempiendo piano piano di tutto il materiale che ci servirà ad agosto in Malawi. Sembra facile, ma c’è un’intera squadra di volontari che, armati di saldatore, pennelli, e ogni altro attrezzo (a me sconosciuto) sta preparando travi, putrelle, pittura e chi più ne ha più ne metta.

Non ci credete?? Ecco le prove!

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CONTAINER 2

cont finito

 

 

ECCO DOVE SARA’ IL NOSTRO OSTELLO, CLICCA NEL LINK SOTTOSTANTE

https://www.google.it/maps/place/15%C2%B048’02.8%22S+35%C2%B004’25.5%22E/@-15.800768,35.0726666,375m/data=!3m2!1e3!4b1!4m6!3m5!1s0x0:0x0!7e2!8m2!3d-15.8007683!4d35.0737468

OTTOBRE 2016

Angelo e Rinaldo in trasferta in Malawi!

Tanti compiti: valutare la realizzazione dell’ostello ipotizzata per  il 2018, verificare l’andamento della scuola di Liwonde realizzata nel 2014 e gli altri progetti già avviati dal Sogno sotto il baobab e poi…aggiustare, imbiancare, recuperare sabbia e cemento, e molto molto altro 🙂 🙂 Non si annoiano di certo!

Ecco alcune immagini che ci inviano direttamente dall’Africa:

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LA SCUOLA DI LIWONDE – data l’enorme affluenza sono state aggiunte altre due classi (la quinta e la sesta) costruendo due capanne accanto alla scuola, per un totale di 545 studenti.

Sabbia e cemento per continuare la costruzione di altre case per insegnanti:

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Ed ecco i nostri instancabili lavoratori all’opera!

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Inaugurazione del pozzo:

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DOMENICA 17 LUGLIO: FESTA DELLA MONTAGNA RIFUGIO OLMO

..UN GRANDE GRAZIE A AVIS SEZ. CLUSONE PER L’OFFERTA DONATA AL SOGNO SOTTO IL BAOBAB!

Ecco alcune immagini della bellissima giornata

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GIUGNO 2016: L’ARTISTA JOKER CI PORTA A MILANO… www.jokerstreetart.com

“Kupatsa ndi Kuika”
( La generosità è sempre premiata)

jokerart

JOKERART2

Artista: Joker
Tecnica: Bombolette spray a mano libera
Dimensioni: 230 x 440 cm circa
Data di realizzazione: 11 Giugno 2016
Luogo: Stazione Milano San Cristoforo

Questo murales è stato realizzato da Joker nell’ambito del progetto di riqualificazione di alcune stazioni di Milano, promosso dall’Ass.Nuova Acropoli in collaborazione con Ferrovie dello Stato Italiane, e con il patrocinio del comune di Milano, sul tema del viaggio e della multiculturalità

L’OPERA:
Il viaggio ci porta a conoscere il mondo. È un’opportunità per crescere insieme.
A volte partiamo per noi stessi, altre volte lo facciamo per qualcun altro; ci sono viaggi poi, dove pensi di partire per aiutare qualcuno, e quando torni scopri che il viaggio ha arricchito soprattutto te stesso.
Perchè, come recita il detto africano che dà il titolo all’opera, la generosità è sempre premiata.
Quest’opera è ispirata ad uno dei bambini del Malawi sostenuti dall’associazione “
Un sogno sotto il Baobab, il cui progetto consiste nel corrispondere annualmente la spesa occorrente al mantenimento di un percorso di studio idoneo alla formazione sociale, culturale e pratica che permetta a un numero sempre maggiore di bambini di crearsi una valida alternativa di vita, promuovendo il valore sociale del bene istruzione

L’ARTISTA:

JOKER è uno street artist italiano, che realizza le sue opere utilizzando unicamente comuni bombolette spray, e dipingendo rigorosamente a mano libera, senza ricorrere a pennelli, markers, stencils o altro.

Partendo dal mondo dei graffiti, ha sviluppato uno stile personalissimo e riconoscibile, in cui tratti e ‘spruzzi’, macchie e scritte apparentemente casuali, si uniscono ad una rara precisione ritrattistica: le sue opere sono libere interpretazioni di ritratti dall’intensa espressività, in cui l’inatteso binomio di finezza della tecnica e rudezza del mezzo produce risultati di forte impatto sull’osservatore, e attraverso i quali affronta temi emotivi e sociali.

Oltre a realizzare opere su muri, nel 2013 formalizza la sua ricerca artistica con la produzione di opere su tela o altri supporti, attraverso le quali punta a rompere i pregiudizi ancora diffusi in molti ambienti artistici tradizionali nei confronti della street art, portando la bomboletta spray ad essere protagonista al di fuori della strada

Joker vive e lavora da qualche parte a Bergamo.

Per info:

www.jokerstreetart.com

Facebook: Joker Street Art

info@jokerstreetart.com

NOV 2015: E LA SCUOLA DI LIWONDE?

La scuola costruita ad agosto 2014 a Liwonde si mantiene in ottime condizioni, e continua ad ospitare più di 500 alunni!

Un’altra abitazione per gli insegnanti è in fase di costruzione…insomma, il Sogno procede! 🙂

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progetti baobab

Aggiornamento da St. Augustine School (Liwonde)

– marzo 2015

Nuove foto dalla St. Augustine school: ormai in fase finale di costruzione le case per i maestri della scuola, la prossima settimana con il completamento del tetto saranno davvero finite. Padre Michael ci informa scrupolosamente di ogni progresso! 🙂
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– dicembre 2014

Padre Michael ci informa che questa settimana è iniziata la costruzione delle case che accoglieranno sul posto i maestri di St.Augustine School, evitando loro di compiere tragitti per raggiungere la scuola.

Una curiosità: i banchi recentemente donati alla scuola provengono da una speciale donazione della ditta Mota Engil, che si sta occupando della sistemazione della linea ferroviaria in Malawi; grazie ad un incontro casuale e fortunato  di agosto tra noi e Mr. Alvis, sono venuti a conoscenza del nostro progetto e hanno deciso di dare un loro contributo… una bella notizia inaspettata che ha fatto spuntare un gran sorriso sul volto di tutti noi! Incontri casuali generano davvero effetti sorprendenti !!!

A Construção de um Grande Grupo

Ecco il nostro ringraziamento a Mr.Alvis e alla Mota Engil:

We would like to give our thanks to Mota Engil which has generously doated the benches for our school. We would like to thank Mr. Alvis particularly: casual encounters sometimes lead to wonderful consequences!” 

 

– novembre 2014

Buone notizie giungono da Liwonde: Padre Michael scrive che la scuola primaria costruita ad agosto ospita ora ben 500 alunni!!

Recentemente, grazie ad una donazione di 225 banchi, le classi sono davvero complete e nessun bambino si siede più sul pavimento per assistere alle lezioni; inoltre la comunità del villaggio attorno alla scuola ha preso l’iniziativa di fornire porridge ai bambini due volte alla settimana.

gustatevi le foto 🙂

“We are all very well here in Liwonde. There are now about 500 pupils at St. Augustine School. Last Sunday the school received a donation of 225 class desks. Now, no pupils no more sit on the floor of the class room. All of them are sitting on new desks. 

The community around the school does also take initiative to feed the children with porridge twice a week.”

Fr. Michael Mkhomeni

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 Venerdì 19 dicembre 2014: appuntamento solidale a Reggio Calabria gustando una buona pizza…

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Non mancate! Con un piccolo contributo trascorrerete una bella e buona serata in pizzeria e nello stesso tempo sosterrete il progetto di mantenimento dell’asilo di Iba (Malawi) che attualmente ospita ben 150 bimbi tra i 2 e i 6 anni. Per info e prenotazioni contattare Laura o Lucia ai numeri indicati.

Vi aspettiamo!!


 

Sabato 1 novembre: S.Messa al crocifisso del “Signore dei ghiaioni” – rifugio Rino Olmo (BG)

un'”inaugurazione” speciale per il crocifisso malawaiano…

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Altri progetti svolti… che successo 🙂

A settembre altri volontari si sono recati in Malawi, nel villaggio di Nankumba, per realizzare altri lavori.

Come si vede dalle foto seguenti,  hanno riportato a nuova vita l’asilo del villaggio a colpi di pennello, colori e…tanto tanto olio di gomito aiutati da alcuni giovani del posto. I lavori hanno interessato le pareti dell’asilo, la sistemazione dei bagni annessi e dell’angolo esterno adibito a “cucina” per i bimbi che frequentano l’asilo, e che sono potuti rientrare nella “nuova” scuola subito dopo la fine dei lavori da parte dei nostri amici.

E quindi…rullo di tamburi…un forte GRAZIE a….:

Franco – Silvia – Alessandra – Erasmo – Fabio – don Vincenzo

e, contestualmente ai lavori di Nankumba, il “Sogno sotto il baobab” ha finanziato le borse di studio per due ragazzi del villaggio di 19 e 17 anni che, grazie a questo contributo, potranno riprendere gli studi.

Ogni tanto queste belle notizie fanno bene…. 🙂

l'asilo prima

l’asilo prima

gli aiutanti

gli aiutanti

silvia e alessandra all'opera

silvia e alessandra all’opera

erasmo con ragazzi

erasmo con ragazzi

l'asilo dopo!

l’asilo dopo!

asilo dipinto

asilo dipinto

i bagni sistemati

i bagni sistemati

bimbi pronti per tornare a scuola

bimbi pronti per tornare a scuola

Notizie da Liwonde – settembre 2014

Padre Michael, padre in  St. Teresa Church a Liwonde e nostro referente per la scuola realizzata ad agosto dai volontari, ci ha mandato alcune foto che testimoniano l’inizio dell’attività scolastica alla St. Augustine primary school. Come scrive nella mail, ad inizio scuola (lunedi 8 settembre 2014) già si contava la presenza di 370 alunni e di 5 maestri, più uno in arrivo a breve: a dimostrazione che l’impegno messo dalla squadra di volontari bergamaschi e il supporto di tanta, tanta gente dall’Italia è andato a buon fine! 🙂 Padre Michael si è impegnato a farci avere periodicamente aggiornamenti sull’attività nella scuola con foto al seguito; in questo modo saremo sempre vicini a questi posti e ai tanti sorrisi che ci hanno regalato molto…

Ecco alcune parti della mail inviataci da Padre Michael:

“Last Monday they started to register for the children and it is so encouraging to have a large number of pupils at the school. By today, they have registered 370 pupils and more and more children are coming to join the school every day. There are so far five teachers at the school and I am informed that one more teacher will come to join the teaching staff (…) I will keep you informed of the progress of the school. From time to time I will be sending you some photos electronically.

i maestri in classe altra classe bimbi all'esterno della scuola il preside della scuola

Sabato 20 settembre 2014

Portata direttamente dal Malawi, la scultura di legno raffigurante Cristo è stata posizionata sabato sulla croce creata da Simone Castelli, rifugista del rif. Rino Olmo (Castione della Presolana – BG), da alcuni dei volontari tornati recentemente dal Malawi.

Un bel segno di condivisione e avvicinamento di mondi diversi; ancora di più se si pensa che questa scultura è stata realizzata da un artista musulmano del Malawi…di questi tempi questi sono esempi preziosi di fratellanza 🙂

croce rino olmo

Slurp

GRAZIE! a Marco Castelli…apicoltore d’eccezione 🙂

miele

Good News

SCUOLA TERMINATA! Anche la stampa locale diffonde la notizia:

http://www.nyasatimes.com/2014/08/29/zomba-diocese-hands-over-school-to-malawi-govt/

 

GRAZIE…

un grazie speciale a…

…chi contribuisce al nostro Sogno per agosto 2014: la costruzione di una scuola primaria nel villaggio di Liwonde.

GRAZIE a tutti quelli che ci stanno fornendo il loro aiuto con materiali, lavori e offerte.. sognare è possibile GRAZIE A VOI che, probabilmente, state leggendo queste righe.

Altri ringraziamenti ENORMI  (e la lista è sempre in continuo aggiornamento) a:

  • Gruppo Missionario di Cerete
  • Giudici enrico formaggi
  • Caparol & GMR
  • Gruppo missionario di Rovetta e Fino del Monte
  • “Pastificio Valdigrano” – sig. Flavio Pagani
  • Aldo Locatelli
  • O&T costruzioni metalliche
  • MDR Lavori edili e stradali
  • VBL verniciatura mobili e serramenti
  • Locatelli Intonaci
  • Caliber di Ranza Elia
  • Sandrini Metalli
  • BCL Legno lamellare – Ranza Pietro
  • Cebos e Decom 
  • Oprandi Diego impianti elettrici
  • Officina Cosmo di Maranta Renato
  • Marinoni Sergio
  • Centro colore Clusone
  • SISA deposito – Dedei Filippo
  • Ferrari Giovanni
  • Falegnameria Barzasi
  • Falegnameria Poloni
  • Pedrocchi Stefano 
  • Mauri Elettroforniture
  • Stefano di Rovedil
  • Petrogalli pubblicità

domenica 20 luglio (Rif. Rino Olmo) – Avis per il Malawi

Un grande ringraziamento all’Avis sez. Clusone ( in particolare al sig. Gonella e sig. Giudici) che ha donato al nostro progetto il ricavato dell’ormai famosa “pesatura del salame” che si svolge ogni anno in occasione della Festa della Montagna al Rifugio Olmo. Grazie!

News dal Malawi:

ecco alcune foto che Rinaldo ci ha mandato da Liwonde: il legname per la scuola scaricato dal container; i mattoni preparati dai lavoratori locali e una foto del villaggio.. e giovedì parte il secondo gruppo alla volta del Malawi!

 

Domenica 6 luglio: e il primo se ne va!

Rinaldo è partito per il Malawi, arriverà a Liwonde dove dovrà affrontare la difficile “missione” di monitoraggio/scarico container e il sopralluogo del posto che ospiterà il gruppo di volontari, in partenza il 24 luglio e il 1 agosto…

aspettiamo sue notizie!!

Giovedì 19 giugno

Il gruppo quasi al completo si ritrova…

Le cuoche sono state fantastiche!

Domenica 15 giugno

 

 

Nonostante le nubi minacciose, GRAZIE GRAZIE a tutti coloro che hanno partecipato a questa bella camminata 🙂

E i rifugisti, con i vari aiutanti, sono sempre strepitosi!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

Aggiornamenti di giugno 2014

Ecco le foto del basamento per la “nostra” scuola, già costruito nel villaggio di Liwonde (Malawi); speriamo di riuscire a documentare passo dopo passo la costruzione dell’edificio anche da laggiù!

Il primo a partire dei volontari sarà Rinaldo, che fra un mese circa, si troverà già sul posto a preparare tutto ciò che può servire per l’arrivo del “gruppone” a fine luglio/inizio agosto. In totale la nostra squadra è composta di 20 persone, tra muratori, falegnami, imbianchini, e tuttofare: insomma, le forze ci sono, speriamo di completare il tutto entro la data di rientro (inizio settembre)!

martedì 3 giugno

Un ringraziamento particolare a tutti gli insegnanti, personale di segreteria e collaboratori scolastici dell’istituto comprensivo di Clusone, e al dirigente scolastico Francesco Moioli, per aver sostenuto il nostro progetto in Malawi.

grazie di cuore!                                    

giovedi 29 maggio – tutti a Scuola!

Troppo bravi i bambini delle classi 3  sez. B, C e D della scuola Elementare di Clusone! Con attenzione hanno ascoltato Germano e Rinaldo, due dei volontari che torneranno in Malawi ad agosto, raccontare ciò che era stato fatto nel villaggio di Magomero due anni fa, e ciò che andremo a fare quest’anno.

E se pensate che hanno deciso di donare a questo progetto di costruzione di una scuola parte delle mance ricevute per la prima comunione, beh… direi che sono loro ad aver dato a noi una grande lezione!!

Un grosso ringraziamento e un complimento anche alle maestre che li hanno accompagnati; dalla scuola di Clusone alla futura scuola di Liwonde: un filo di solidarietà che accompagna il nostro e vostro “sogno sotto il baobab”.

Ecco il biglietto che ci hanno scritto…

 

sabato 17 maggio – FINO DEL MONTE c’è!

Un’ottima serata all’insegna della solidarietà e dello stare in compagnia: grazie a tutti voi 🙂

Il vostro sorriso e la vostra voglia di fare ci accompagneranno nel cuore dell’Africa per realizzare quel fantastico sogno chiamato scuola per il villaggio di Liwonde ..

di certo il vostro aiuto contribuirà a far sorridere ancora di più tutti i bambini di questo villaggio!

Grazieeeeeee

Il gruppo Malawi

Maggio 2014: aggiornamenti

Il nostro ormai famoso container è in viaggio! Destinazione: Beira (Mozambico) via nave per poi arrivare in Malawi via terra… speriamo in bene!!!!

Per darvi un’idea dell’itinerario, ecco la cartina:

 

Mostra fotografica 11/12/13 aprile 2014

Si è appena conclusa la mostra fotografica sul Malawi “Un viaggio verso il baobab”, che ha visto Piazza Orologio a Clusone (BG) trasformarsi in un via vai di palloncini colorati, aeroplanini volanti e fili rossi appesi qua e là.

Ecco il nostro modo di ringraziare tutti quanti i visitatori e chi ci ha aiutato ad allestire tutto (Marta in primis!!).. giusto per dirvi che sappiamo anche prendere le cose “alla leggera”: ecco il nostro ElioRingraziamento!

 

 

 

 

mercoledi 2 aprile: partenza container

… e l’avventura ha inizio 🙂

martedì 4 marzo: il container c’è!

E PROSEGUONO LE OPERAZIONI DI CARICO…ormai siamo agli sgoccioli, di tempo e di peso massimo del carico!

  

 

 

 

Gennaio/febbraio 2014: preparativi in corso

…rieccoci! dopo alcuni mesi di lavoro silenzioso (ma laborioso! Tra BandaBidù e S.Martino, il vino da vendere sotto Natale e le tante offerte dalle persone che ci supportano – siete preziosissimi), il progetto si sta concretizzando!

A giorni è previsto l’inizio dell’operazione di carico container con i vari materiali necessari alla costruzione della scuola (per i termini tecnici rimando agli addetti ai lavori: muratori/falegnami & co… e vvai di malta e ponteggi!!!).

Ecco l’immagine del progetto (anche qui, un grande GRAZIE – lo so, continuiamo a ripeterci, siate pazienti! – allo studio Associato Presolana, geom. Giorgio Rizzoli per averci offerto il proprio lavoro)

 

 

03 – 04 agosto 2013: Ardesio DiVino

NOI C’ERAVAMO!!!! Una bella squadra, tra nord e sud, pronti a farci coinvolgere dal clima di festa che si è respirato tra le vie di Ardesio. Innanzitutto: bravi ragazzi della pro loco che ci avete fornito di tutto (ghiaccio compreso!) e poi GRAZIE  a tutti quelli che hanno degustato…sbevazzato…e comprato il nostro vino!!!!!!

A presto con altre iniziative a favore del Progetto per agosto 2014 (costruzione di una scuola primaria in Malawi): per altre info o per contribuire al progetto mandate una mail a: silviuzzi@hotmail.it

Eccovi alcune foto della nostra partecipazione all’Ardesio DiVino… eh sì, non a caso ci siamo auto proclamati gli Sbronzi di Riace 🙂 🙂 🙂

 

L’abbiamo scritto sui muri!!

Si, proprio come fanno i ragazzi quando hanno un amore urgente da urlare o una rabbia che non può aspettare; l’abbiamo scritto sui muri!

La casa della parrocchia che era poco più di una topaia, senza dignità e completamente deteriorata dal tempo e dall’incuria in due settimane è stata sottoposta ad un robusto trattamento di rifacimento. 15 giorni pieni di lavoro e abbiamo consegnato le chiavi di una casa con un tetto nuovo, impianti elettrici rifatti, stanze colorate e allegre, piene di luce che entra da infissi perfettamente riverniciati e con eleganti soffitti di perline color avorio…  Sembra un sogno. E in cima e in fondo al corridoio l’abbiamo scritto sui muri! Due scritte semplici, ma per noi molto significative.

La prima è il disegno del baobab con il logo dell’associazione. Il baobab è l’albero africano che si erge nelle savane assolate; è completamente spoglio e fa pensare a qualcosa di inutile e invece scopri che con i suoi frutti puoi farci marmellate e pozioni mediche; con i suoi rami di legno morbido gli uccelli si assicurano una grande riserva d’acqua e nella base del suo immenso tronco puoi persino ricavarci una stanza di 3 metri per tre e diventare un ottimo bivacco. Per noi rappresenta il sogno che tanti ragazzi senza possibilità economiche possano continuare gli studi con le borse di studio a cui noi provvediamo con le nostre iniziative. ‘Un sogno sotto il baobab’ da ormai tre anni assicura un pasto quotidiano ad una asilo di un centinaio di bimbi in una zona povera al confine tra il Malawi e il Mozambico e garantisce borse di studio per 15 ragazzi della scuola primaria e 35 giovani delle scuole superiori. Quest’anno con orgoglio abbiamo saputo che una ragazza con le nostre borse di studio ha terminato il corso superiore di giornalismo e ora lavora alla radio nazionale del paese e un altro è il responsabile di tutti gli asili della diocesi.

La seconda scritta che abbiamo lasciato è un proverbio africano, scritto sotto i contorni della Presolana, montagna magica e austera delle prealpi orobiche. Il proverbio recita: “Kupatsa nKuika” che sciolto dalla lingua africana significa: “La generosità è sempre premiata”. L’abbiamo scritto pensando a Rosanna che era la generosità in persona e che tanto amava la Presolana, l’abbiamo scritto per noi per ricordarci che ogni nostro gesto di generosità è come un cerchio magico che si allarga e per ‘onda’ provoca altri cerchi, l’abbiamo scritto per chi andrà ad abitare quella casa: il parroco e il suo vice. Possano anche loro diventare un’onda di generosità per la gente che incontreranno, quella stessa che noi da tre anni conosciamo e alla quale ci siamo legati. Forse guardando le punte della Presolata dipinte sui muri di casa non capiranno… ma noi si, perché non l’abbiamo solo scritta sul muro, ma l’abbiamo incisa nel cuore. Il ricordo di Rosanna e del suo grande cuore ci hanno contagiato.

Angelo e Silvia, Germana, Ilenia, Rinaldo, Roby, Luky, Franco e Pinu, Germano, Flavio, Mapo, Orlando, Martina e Clara, Vincenzo, Franco e Dafne: noi l’abbiamo scritto sui muri del Malawi a voi lo scriviamo perché non passi inosservato.

vincenzo

    

 

Realizzazione di un sogno

Voglio intitolare così questo mio articolo perché sono certo che anche per i miei compagni di avventura l’esperienza vissuta a Magomero, un piccolo villaggio sperduto nel sud del Malawi, non sia stato altro che un sogno che nessuno di noi sperava un giorno di poter realizzare.

Da dove nasce l’idea di partire per il Malawi? L’idea parte da Angelo Balduzzi, il quale dopo la disgrazia che lo ha colpito lo scorso anno, per togliersi un po’ da tutto e da tutti, con la figlia Silvia decide di andare in Malawi dove suo cognato Padre Vincenzo Troletti ha operato come missionario per ben 13 anni nel sud di questo stato e che ora, per motivi di salute, ci torna solo due mesi all’anno e ci torna perché a capo di un’associazione umanitaria denominata” Un sogno sotto il Baobab” con i proventi che raccoglie vuole essere presente per seguire da vicino i lavori che, anno dopo anno, in accordo con Padre Thomas, vescovo della diocesi di Zomba e suo carissimo amico in quanto ha condiviso con lui dieci anni di missione, decidono di realizzare per portare un po’ di sollievo e di umanità a questo popolo oppresso dalla miseria.

Stavo appunto dicendo che, dopo questo suo viaggio, Angelo non sta con le mani in mano e cosciente delle condizioni di vita di questa gente, si dà da fare per portare a termine un progetto in questo piccolo villaggio, e a ricordo di sua moglie, organizza una camminata di beneficenza dal titolo ” I mille sogni di Rosanna sotto il Baobab” da Rusia (Castione) al rif. Olmo dove i proventi serviranno a finanziare l’opera.

Per recuperare il materiale necessario a realizzare strutture in paesi così poveri si creano enormi problemi sia in termini di costi che di tempo e quindi Angelo decide di reperire in zona tutto l’occorrente e poi spedirlo.

Vista la particolarità dell’intervento e la scarsa esperienza e manualità della gente locale nello svolgere questo tipo di mansioni, decide anche di ” arruolare” sempre qui sull’altopiano di Clusone la manod’opera necessaria e così quando mi ha proposto la cosa, inconsciamente, gli ho detto di si senza rendermi conto della portata di questa mia decisione anche perché non essendo mai stato in giro per il mondo, esperienza zero, e decidere di passare un mese in una zona sperduta mah, poi c’era anche il dovere di chiedere in famiglia prima, fatto sta che con altri undici amici abbiamo vissuto questa stupenda avventura.

Non voglio tediarvi con la descrizione del lavoro fatto, se mai foste interessati a vedere alcune immagini e scambiare alcune impressioni abbiamo in programma una serata per Martedì 23 Ottobre presso la sala consigliare di Fino del Monte, per il momento mi limito a trasmettervi le sensazioni e le emozioni che ho vissuto e condiviso con gli amici che facevano parte di questa allegra brigata.

La prima cosa che mi ha colpito è stato vedere ai bordi delle strade una marea gente che camminava, tanta gente, dove ogni persona ha un posto da raggiungere: i campi , il villaggio, il mercato. Subito mi viene la voglia di battezzare il popolo malawaiano “un popolo che cammina” in cerca di condizioni di vita migliori.Questo popolo ci ha accompagnato per un mese intero, gente a piedi nudi, uomini, donne , bambini, tutti che portano sulla propria testa qualcosa di importante come l’acqua, sacchi di riso,legna, insomma un po’ di tutto.

La seconda cosa che mi ha lasciato di stucco è vedere le loro capanne, le più ancora con il tetto di paglia, dove non c’è nemmeno il necessario come ad esempio una stuoia su cui sdraiarsi per dormire, o un posto dove accendere un fuoco per riscaldarsi quando fa freddo e per poter cucinare. I servizi, se così vogliamo chiamarli, non esistono c’è un luogo comune dove uno in caso di bisogno, entra e si porta con sé due sassi in modo tale che se si dovesse avvicinare qualcun altro questi batte i sassi per segnalare che il “bagno è occupato.

Ma nonostante questo anche le capanne hanno la loro bellezza, la loro semplicità, niente suppellettili, niente lampadari. Non c’è luce nei villaggi e nemmeno nelle strade, l’acqua bisogna andare a prenderla al pozzo e a volte ci sono alcuni chilometri da fare, non importa, l’Africa è anche questo. La terza cosa ed è quella che mi ha commosso di più, il rispetto che hanno nei confronti dell’ospite: non hanno nulla ma si privano anche del niente in segno di rispetto, infatti c’è proverbio africano un che dice: “l’ospite è come la rugiada, una benedizione” Vorrei ora concludere dicendovi di quanta tenerezza ti fanno i bambini, ti fissano con i loro occhi così innocenti che ti mettono addirittura in imbarazzo, ti colpiscono con la loro semplicità, sono molto rispettosi, in buona sostanza possiedono ancora delle qualità che noi non conosciamo più da molto tempo. Ecco questo in poche parole è un po’ quello che abbiamo vissuto dal punto di vista umano, di cose da dire ce ne sarebbero ancora tante ma le rimandiamo alla serata del 23 Ottobre. Per il momento permettetemi di dire anche a nome degli altri componenti del gruppo che: questa esperienza ci ha gratificato molto, ci ha fatto crescere ancora dentro anche se pensavamo di essere arrivati, ma soprattutto ci ha fatto tomare con i piedi per terra. Grazie Malawi perché ci hai fatto capire che: a questo mondo non c’è niente di più bello che poter aiutare un fratello.

Germano
  

  

  

  

 

Un mese in Malawi: nel ‘caldo cuore dell’africa’

Partiamo tutti con “Un sogno sotto il baobab”, l’associazione che p. Vincenzo Troletti ha costituito con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere il percorso scolastico di ragazzi malawaiani. Un grande sogno: borse di studio che Mons. Thomas, Vescovo di Zomba e referente sul posto usa per aiutare chi vorrebbe studiare e non ne ha i mezzi.

In 24 ore di tempo con il gruppo di volontari di Clusone ed alcuni amici calabresi arriviamo a Magomero, come catapultati in un altro mondo; obiettivo: la ricostruzione della casa parrocchiale, punto di riferimento per la comunità, lavori di imbiancatura e decorazioni dell’asilo, del centro vaccinazioni dell’ospedaletto rurale e aiuto nella costruzione dell’ambulatorio medico. (www.unsognosottoilbaobab.it e www.fondazioneclaratraviacassone.it)

Da subito hai l’impressione di incontrare una realtà completamente diversa, respiri emozioni dense di gioia e di stupore; ti prende la voglia irresistibile di fare qualcosa, di renderti utile, ma vieni anche preso dallo scoraggiamento e dal senso di impotenza di fronte alla povertà e alla fame che sono ovunque.

Vorresti fare, fare, fare! È il “difetto” di noi occidentali che facciamo fatica a capire che prima del fare, bisogna osservare ed entrare con cautela in questo mondo, camminando un pezzo di strada insieme, e riflettere sulla loro cultura e la loro storia.

Qui impari che non sono le ore che scandiscono il tempo, non esistono i ritmi frenetici della nostra società; tutto scorre lentamente con la luce del sole che ti accoglie al mattino, ti accompagna fino ai colori degli splendidi tramonti e ti saluta per farti entrare nella notte buia (che sopraggiunge alle sei di sera!) tappezzata da stelle.

Vedi gente che cammina ovunque al lato della strada; percorrono l’unica via asfaltata e si addentrano nelle strade sterrate che conducono ai villaggi. Ti chiedi ‘dove vanno tutti questi uomini, donne, bambini’? ‘Da quanto sono in cammino’?

La loro giornata è risposta ai bisogni primari di sopravvivenza: andare al pozzo a prendere acqua, andare a lavorare la terra, andare a raccogliere legna per cucinare e scaldarsi (visto che lì ad agosto è inverno), vendere sulle strade quattro pomodori o una canna da zucchero o raggiungere il mercato, ma anche incontrarsi per far festa e danzare!

Donne con i figli sul dorso e pesanti secchi in testa tornano dal pozzo distante anche km; le incontri ogni giorno, a piedi scalzi, cariche di pesi enormi, ondeggiano, ti sorridono e ti salutano con un cordiale inchino:‘Moni, muli bwanji?’ ‘Ciao, come stai!’

Incontri un’infinità di bambini curiosi che con i loro occhioni profondi a volte malinconici ti guardano, aspettano di giocare con te e di darti la mano. Passando con la nostra automobile sbucano da ogni parte e sventolano le mani per salutarti urlando ‘azunguuuu!’ I bianchiii!!!

E come descrivere la loro gioia e gratitudine per aver avuto in dono un vestito, un paio di scarpe o una maglietta per noi di tanto poco valore? Sicuramente abbiamo ricevuto più noi nel portare pacchetti di panni alle neomamme dell’ospedale che loro, così umili con quell’atteggiamento di rispetto nel dimostrarci la loro gratitudine.

Anche David, il ‘nostro uomo’ che ci ha affiancato nei diversi lavori, ha voluto accoglierci alla sua capanna per farci conoscere la sua numerosa famiglia. Eravamo lì, all’aperto, seduti su una stuoia, a guardarci colmi di gioia, inutili le parole. ‘Zikomo!’ Grazie!

In Africa, la casa è la capanna: un tetto di paglia o per i più fortunati di lamiera, che poggia su precarie pareti di fango o di mattoni cotti in modo rudimentale. La vita si svolge lì: dentro si dorme su una stuoia e fuori si accende il focolare per cucinare quei pochi prodotti che la terra ha offerto. Non c’è acqua, non c’è luce. Che smacco per noi abituati a scartare perché non ci piace o perché la pancia è troppo piena… che smacco vedere i nostri “rifiuti” diventare per loro oggetti preziosi: bottiglie di plastica, vasetti e bottiglie di vetro, lattine …

Non siamo rimasti indifferenti neanche di fronte al loro senso di condivisione e di rispetto per l’ospite. Il giorno dell’inaugurazione della casa parrocchiale abbiamo percepito attorno a noi un grande desiderio di stare insieme, di pranzare insieme condividendo la tavola.

Anche il loro modo di vivere la fede ci ha toccato: la danza rispettosa e delicata attorno all’altare, i canti danzati e ritmati che hanno accompagnato per ore le S.messe, le offerte (anche minime) portate all’altare da ciascuna persona, i doni consegnati al vescovo al termine di ogni celebrazione di cresime (uova, verdure, galline, capre, persino bottiglie vuote di vetro!..) …sono immagini che ci hanno fatto riflettere e scoprire un senso del pregare vivo, in unità!

Il ricordo più vivo al nostro ritorno? il giorno dell’inaugurazione di un pozzo che alcuni italiani avevano finanziato. Eravamo là seduti a presenziare, in un campo deserto, accolti dal canto di un gruppo di donne ‘chimwemwe chimwemwe, talandira alendo’… ‘gioia gioia, benvenuti ai nostri ospiti …”  e ad ascoltare i loro ringraziamenti. Che lezione di vita e di fraternità. I capi villaggio insieme di fronte al vescovo con parole semplici e ferme hanno affermato la loro unità al di là della differenza di essere musulmani o cristiani, insieme lavorano per migliorare la vita nei loro villaggi. Hanno ringraziato per il pozzo sottolineando l’importanza dell’ acqua, vita per una comunità ma unanimi hanno chiesto con dignità di poter avere una scuola per i bambini. La scuola più vicina è a circa 20km!

Con le lacrime agli occhi e un nodo alla gola, ci siamo promessi che uno dei prossimi progetti sarà questo: la costruzione di una scuola. Non si può essere indifferenti al diritto che ogni bambino, protagonista del domani, ha di istruirsi!

Concludiamo con alcuni meravigliosi scatti che la natura del Malawi ci ha regalato: paesaggi dominati dal marrone della terra e della polvere, dal verde degli alberi di papaya e di mango, dai colori dei tramonti che, con le loro tonalità intense del rosa rosso arancione, fanno da sfondo ai baobab e ai villaggi.

Grazie Africa per averci provocato.

Grazie Padre Vincenzo per averci parlato e aiutato a entrare di più nella realtà africana.

Grazie Vescovo Thomas per il grande cuore che ci hai dimostrato!

Germana e Ilenia

    

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One Response to Sogni realizzati

  1. don Mauro

    Da Fino del Monte, un saluto a tutti e un costante ricordo nella preghiera. statemi bene e salutatemi l’Africa. certo che dalle foto non sembrate troppo patiti.
    un abbraccio a tutti
    don Mauro

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